E va sempre così...

[on the air: salvami - modà]

Va sempre così. Quando la Catella non è a disposizione di tutti, quando mette se stessa prima dei cazzi di chiunque, quando SCEGLIE per sè stessa, per il proprio di bene e per la propria di serenità, succede sempre un casino della madonna. Gente che non mi parla più, che si incazza, che mi volta le spalle, che mi ricatta, che mi minaccia... Per il famoso criterio della "spaccata", che avevo pubblicato un annetto buono fa, direi che ogni tanto, dare uno scossone a qualche rapporto può fare solo del bene. In questo modo salta fuori la persona per quello che è, ma soprattutto viene a galla il rapporto nella sua parte più vera e sincera: se resiste, se è più forte delle cattiverie dette e fatte [reciprocamente, perchè tutto sono io, fuorchè una santa], allora è davvero qualcosa di importante. Altrimenti... Altrimenti sarà una delusione, come sempre, cui ormai sono abituata da anni. Però penso sia mille volte meglio smettere di prendersi per il culo e pensare di avere a che fare con un Amico vero che invece scoprire, come sempre accade, che si pensa questo fino a quando io non mi ribello, non mi incazzo, non prendo posizioni, non penso a me stessa ed alle cose che mi fanno stare bene, faccio quello che mi si dice di fare senza cippire.
Si, già. Proprio quella giusta avete beccato.
Le priorità cambiano. Le situazioni della vita si evolvono. 
Proseguo, in questa cosa, solo ed esclusivamente perchè i miei genitori mi hanno insegnato che quando si prende un impegno, verso terzi, lo si deve onorare e portare a termine. Ma solo per quello.
Non ho più niente da dare, non ho più niente da ricevere, in campo sono la controfigura di me stessa. Vincere o perdere non mi riguarda. Spero solo di portare a casa la pellaccia sana. Non mi diverto, non mi entusiasmo, non mi batte più forte il cuore quando l'arbitro lancia la palla a due.
Aver ripreso, ad ottobre, credo sia stato l'errore più grosso che potessi fare. Mi sono fidata. Ma a quarant'anni non si può obbligare una persona a scelte che non sono proprie.
Aver ripreso, ad ottobre, credo sia stata la mancanza di rispetto e di amore peggiore che potessi fare nei confronti dello sport che è stato la mia vita per trent'anni.
Mai come in questo momento so cosa voglio e so come stilare la mia personale classifica delle cose importanti della vita. E la pallacanestro, purtroppo, non è nemmeno medaglia di bronzo.
Mi spiace da morire e mi fa incazzare come una bestia, che le persone che reputavo importanti, non mi ascoltino, non comprendano che le cose sono cambiate, io sono cambiata, che l'ambiente non mi piace, mi sta stretto, che non ho più niente da spartire con chi lo popola. Mi spiace proprio tanto.
Perchè va così. Sempre.
E va sempre così...
che tanto indietro non si torna
E va sempre così...
che parli ma nessuno ascolta
E va sempre così...
che vuoi cambiare ma non servirà
soltanto una promessa...

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