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Rendi, o Signore la nostra vita feconda di bene per noi,
 per i nostri cari, per gli ammalati,
 sostienici nel sacrificio, perché sia sempre
 generoso, umile e silenzioso.

[Papa Giovanni XXIII, Preghiera del Donatore di Sangue]

Ho sempre pensato che lasciare un segno del proprio passaggio, del proprio esistere, dell'esserci stato poco o tanto che sia su questa terra, fosse davvero aver dato un senso a tutto, al dono della vita in ogni sua forma.

Mio Papà e Cicciuzzo, incarnano in maniera splendida questo mio pensiero.
Incredibili.

Il primo ha certamente avuto più tempo a disposizione, ma quanto di bello ed importante abbia costruito per il nostro amatissimo paese, è segno ineluttabile di un senso civico immenso e di passione, quella che gli è sempre bruciata dentro, quella che l'ha fatto scontrare ed amare in maniera esagerata, il bianco e il nero, tutto o niente, con o contro. Mi ricorda qualcuno...

Io non capivo, non accettavo, non mi piaceva, consideravo le sue cose inutili perdite di tempo.
Poi, crescendo, quel seme che lui, nonostante tutto aveva gettato, ha iniziato a crescere, a germogliare, sino a farmi scoprire più simile a lui di quanto nemmeno lontanamente potessi immaginare. Chissà come sarebbe orgoglioso di sapermi Assessore del nostro paese: Assessore al territorio, per di più. 

Domenica, è stato celebrato il 45° anniversario fondazione gruppo AVIS Cantello. Che bello esserci stata. Che bello pensare, durante la messa ed alla presenza dei gonfaloni dei vari gruppi della provincia, che tutto questo è stato possibile grazie al suo entusiasmo ed alla sua caparbietà. 
Io mi ricordo tutto, le riunioni a casa nostra, le gite, le donazioni, le sue litigate infinite con i soci ed i consiglieri, l'esserci ed il costruire qualcosa che poi sarebbe proseguito nel tempo, per altri 45 anni senza fermarsi mai. Lo ricordavano, durante le premiazioni, nelle giornate di raccolta delle sacche di sangue all'asilo, arrivare con il vino ed il salame per tutti... Come se l'avessi visto. Davanti ai miei occhi in quel momento. Grande Papà.

Era importante che "La figlia dell'Angelo" ci fosse, domenica. Per asciugare i lacrimoni di chi, ancora, rivede in me i miei genitori, il loro entusiasmo, il loro fare parte di una comunità ed ogni volta (ma ogni volta) si commuove.
Come si fa, a non ritenersi una persona priovilegiata, nell'avere avuto due genitori così tanto amati?
Con i loro errori, le loro debolezze e fragilità, con tutto quello che di giusto o sbagliato possono aver fatto nei confronti di ciascuno dei loro figli. Ma sicuramente due persone dal cuore immenso. In modo diverso, ma immenso.

Con il tempo, tutto trova una spiegazione, tutto acquista un significato e rimane solo il senso di gratitudine, per avere avuto una fortuna così grande.

Grande Papà, grazie per avermi lasciato la tua eredità più bella: Un pò del tuo senso civico ed un amore grande per il nostro paese.

Auguri Papà Angelo, non è nemmeno un caso che tutto questo sia accaduto il giorno prima del tuo ottantanovesimo compleanno.

Buon compleanno, con tutto il mio cuore.
Ciao Papi.

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