Holidays

[on the air: quasi quasi - cesarello]

"Ma prendi le ferie per stare a casa?"
Ma è una cosa così strana? Io a casa mia sto meglio che in qualsiasi altro posto della terra. Nessun altro luogo mi fa stare così bene.
Prendo le ferie e me la godo, la mia casetta. Mi sono coccolata per tutta la settimana. Non sono stati sempre momenti facilissimi.
Quello del mio compleanno, per esempio, che di solito è pari solo alla festa della repubblica per la quantità di persone che sono costrette a subirlo, è stato il più faticoso degli ultimi anni.
Meglio annegarlo in litri di prosecco e gavettoni o fare in modo che diventi il giorno della svolta?
Mah. Ogni cosa a suo tempo. Prima andava bene così. Adesso serviva altro.
Diciamo che è stata la dimostrazione del fatto che alcune volte abbiamo ben chiaro il quadro della situazione ma, per comodo o semplicemente perché guardarci dentro spesso fa male e paura assieme, abbiamo bisogno che altri - meglio se estranei - ci spiattellino tutto bello sul faccione quello che già sappiamo ma da cui scappiamo o cerchiamo di nasconderci.

E' andata praticamente così.

Ma da quel momento in poi è come se mi fossi alleggerita di un macigno che mi opprimeva tutto l'opprimibile.

Altra svolta è che giorni e giorni di riflessione mi hanno portata a capire in maniera definita, perfetta, inesorabile, CHI E COSA mi facciano male  e stare peggio.
Beccati, uno per uno.
Per un'invornita come me, che si sveglia solo quando ormai è a brandelli, questo risultato è meglio del telesalvavitabeghelli.

Quanto sia felice di questo, non si può dire.

Adesso, trovato il male, si tratta di dare inizio alla cura.
E mi fa già sentire meglio. Come quando non stai bene e ritirano scema tra mille esami senza trovare mai nessuno che ti dica "TU HAI QUESTO E SI CURA COSI'".
Ce l'ho fatta, non ci posso credere.
Non mi posso permettere due cose: Di tornare a stare come nei mesi scorsi, (piuttosto mi lapido da sola) e di sbagliare. No stavolta no.
Non più. Non me lo merito.

Invece mi merito si stare come mi sento ora, come mi sono sentita in questi meravigliosi giorni di vacanza. Non più la mia controfigura, apparsa a molti in questi primi sei mesi dell'anno.

Proprio no.
... tra mille giorni spesi
ma se vuoi facciamo finta che non sia successo niente
un cuore al giorno d’oggi a che serve?
me lo dicevi sempre così
non ho più pensato a te io,
non ho più pensato a te

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