Torneo dei Rioni after 40




Arieccoceeeeeeeeeee!
Presenti! Scarsi e asfaltati da tutti ma non si molla mai!
E poi siamo simpatici. Va che personaggi...

Il torneo dei rioni (che adoro, che mi stanca da morire, cui non rinuncerei per niente al mondo) ti sbatte in faccia l'inesorabile trascorrere del tempo. Ogni anno, riesci a fare una cosa in meno rispetto a quello precedente.
Quest'anno, per esempio, fare canestro. Che sarebbe anche trascurabile, se non fosse l'unico scopo del gioco.
Ho appeso le scarpe al chiodo ad aprile dello scorso anno e non le ho più rimesse. Nemmeno per fare i mestieri in casa.
Capitolo basket chiuso - defunto - kaputt.
Sono così: ci metto un casino di tempo a chiudere pagine importanti della mia vita. Ma quando ciò accade, è finita, in maniera definitiva, per chiunque e per qualunque cosa.
Ho sicuramente scelto il momento migliore per farlo: mai un rimpianto, un ripensamento, un tornare sui miei passi (cosa che odio discretamente fare, tra l'altro).
Se non fosse che poi devi (vuoi) comunque giocare per il tuo rione e divertirti e divertire... Ecco. In un solo anno ho completamente perso la meccanica di tiro. Spadello da tre che è un piacere, con buona pace di piccioni, farfalle e zanze che vengono sistematicamente falciati dai miei missili terra/aria. Ieri sera però il ferro un paio di volte l'ho pure preso.
Son soddisfazioni.
E comunque, la cosa più bella di questa manifestazione, è la birretta a fine partita con gli amici di sempre.
Adoro questa sensazione di familiarità, di appartenenza, di casa mia.
Solo chi vive davvero un paese, può capire.

E son cose. Bellissime cose.

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