La battaglia di Hacksaw Ridge


La battaglia di Hacksaw Ridge  è un film strano. Inizi a guardarlo e pensi "uff che palle, la solita storia vera, la solita battaglia con budella da tutte le parti, i soliti due che si vorrebbero sposare ma non possono perchè lui si arruola nell'esercito, la solita medaglia a fine film..." e inizi a guardarlo, un pò mentre cazzeggi su facebook e un pò mentre sbadigli. Già mi vedevo russare pesantemente come durante quella palla mortale di Pearl Arbor.
Poi ti imbatti in lui, Desmond Doss alias Andrew Garfield (presumo parente del gattone) che ha spesso l'espressione che assume il mio cane quando non ha ben capito cosa cerchi di dirle. Inizi a non spiegarti bene cosa c'entri un ragazzo qualunque, in una pellicola come questa. Anzi - pensi - questo a metà film lo faranno a tante piccole striscioline e lo useranno come mocio per pulire i bagni della caserma.
E invece resti completamente sopraffatta dall'anima di Fusto di Mais; dalle sue convinzioni, dalla sua profondità di cuore e dai suoi occhioni, di quelli che ti scavano dentro senza lasciarti scampo.
La storia è assolutamente vera ed incredibile. Positiva. E' un film che nonostante parli di guerra, sofferenza, paura, ti lascia dentro una bella sensazione tipo quella che senti dopo che hai fatto del bene per qualcuno.
Mel Gibson direi che è una conferma, una garanzia.
La sua firma è nella scena finale, in cui Desmond ferito e sfinito, viene inquadrato sulla barella come fosse consacrato su di un altare.
Intenso, a volte duro, fin troppo crudo, ma d'altra parte al termine della Passione di Cristo avevo dovuto prendere una pastiglia per il mal di testa, da tanto che mi aveva stravolta dentro.
Merita. Garantito dalla Catella.
Ps ho pianto, ma in maniera contenuta ☺

Commenti

Post popolari in questo blog

Resisti

Disinnescare