Tredici

02 Agosto 2004
02 Agosto 2017


... Caldo, caldissimo. Rapina non mi ricordo dove, elicottero, timore che il ladro in fuga ci entrasse in casa, lago, moto, legna da sistemare, ["facciamolo assieme"], andiamo fuori a cena, in piedi davanti alla porta di casa, ritorno, entriamo in casa, sparecchi, un colpo. Ambulanza, dottore, rumore di costole che si spezzano, lenzuolo bianco, fratelli, Don Ferdinando, onoranze funebri, letto, buio. Freddo.


La tua fine.

L'inizio di molte altre cose.

La fine della nostra "guerra".

L'inizio di un rapporto nuovo, fortissimo, fatto di presenza nei gesti, nelle scelte, nei modi di fare, in qualsiasi cosa faccia o pensi.

Da un dolore così grande, da una paura così paralizzante, da una lacerazione così devastante, può nascere un amore nuovo.

Tutto ha sempre un senso, una spiegazione, un perchè. Nulla avviene mai per caso. Ci ho messo qualche anno, ma poi l'ho capito.

E soprattutto ho capito te.

Un bacino Papà.

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