Ciao Adriano

Ciao Adriano,
Mio grande ed insostituibile tifoso.

Grazie, grazie per le trasferte infinite, per le chiacchierate, per la tua gentilezza, la tua infinità disponibilità e pazienza. 
Grazie per le cazziate, le critiche, i complimenti (quelli a dire il vero molto pochi, ma avevi un modo particolare anche di fare quelli, travestiti ovviamente da cazziatoni epocali).
Grazie per aver accompagnato con la tua presenza discreta ma costante gli anni più belli della mia carriera.
Grazie per tutte le volte che mi fermavi per strada e mi dicevi, anche dopo anni, che mi seguivi lo stesso su La Prealpina.
Grazie per tutte le volte in cui sei venuto a vedermi giocare con il Bruno, anche se non eri più il mio dirigente (preferito).
Grazie perchè ogni cosa che arrivava da te era vera e genuina (e questo, ho imparato poi negli anni, era un aspetto rarissimo nel mondo della pallacanestro) e proprio per questo faceva incazzare ancora di più.

Non aver potuto esserci al tuo ultimo saluto, resterà per me un rimpianto grandissimo.

Che la terra ti sia finalmente lieve e che tu possa tornare a passeggiare con il Tobia e l'immancabile La Prealpina - del lunedì - sotto al braccio.

Sono triste. Ma ti spero in un posto sereno.

Ciao Adriano, grazie di tutto.

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