Oggi decido che il resto della mia vita sarà la parte migliore
Leggere articoli come questo è doloroso più di qualsiasi altra cosa.
Ti vengono sciorinati tutti gli errori che hai commesso uno dopo l'altro e tutto ciò non fa altro che insegnarti una volta di più che il cuore va ascoltato, sempre. Anche quando ti dice delle cose antipatiche che non vuoi sentirti dire.
C'è anche un'altra cosa importante: i sogni non mentono mai. Ma proprio mai. E a parte il mio cervello, che è un discorso a sé viste le quantità di cose che puntualmente si sono avverate poi nella realtà, essi sono la verità più brutale privata di qualsiasi filtro mentale. Compresa quella che cerchiamo in ogni modo di ignorare. Avevo smesso di ascoltarli perchè credevo non mi "servissero" più. Ed ho commesso un errore gigante. Mi sarei evitata una marea di dolore e di tempo che non torna più.
[https://lamenteemeravigliosa.it/smuovere-mari-e-monti-pietra/]
Hanno sempre cercato di convincerci, in nome della morale comune, che bisogna dare senza aspettarsi di ricevere nulla in cambio e non abbiamo mai dubitato di questo principio. Ma mi viene da chiedervi, non credete di meritare di ricevere almeno una minima parte di quello che date voi nelle vostre relazioni affettive? E questo non vuol dire aspettarsi sempre di ottenere qualcosa in cambio, bensì di non muovere sempre mari e monti per qualcuno che non muoverebbe per voi nemmeno una singola pietra.
Per amicizia, per affetto o semplicemente perché così deve funzionare una relazione che si possa definire sana, avete bisogno di avere al vostro fianco persone che facciano tutto il possibile per mantenere il vostro rapporto, e che lo facciano con il cuore: a volte non bisogna per forza smuovere le montagne per qualcuno, è sufficiente tenere in considerazione quello che gli altri fanno per voi.
(...) cercando di insegnare che l’amore non deve essere incondizionato per essere vero e che questa è, a volte, una concezione sbagliata che spesso accettiamo. Di fatto, a tutti noi almeno una volta ha dato fastidio la passività degli altri nei nostri confronti quando, al contrario, noi eravamo lì per loro.
Essere disposti a darvi agli altri a seconda del loro livello di importanza per voi, vi porterà a smuovere montagne, terra e aria rendendole vostre nemiche.
Un effetto controproducente.
Abbiamo il coraggio di aprire e offrire il nostro cuore alle persone che amiamo, esponendoci totalmente al pericolo di non ricevere altrettanto in cambio. Ma è proprio così facendo che corriamo il rischio di perdere l’animo e la voglia nel tentativo.
L’esperienza insegna che fare tanto per gli altri non significa per forza che gli altri faranno lo stesso per noi. Al contrario, a volte l’effetto è controproducente: vi fate in quattro per qualcuno perché vorreste che faccia parte a tutti i costi della vostra vita, dimenticandovi che muovere mari e monti per quella persona non vuol dire che lei ricambierà. Anzi, potreste sfinirvi per qualcuno che poi se ne andrà.
È un effetto controproducente perché dopo aver riposto tutte le vostre energie in quella relazione, e con loro anche le vostre illusioni, vi siete resi conto che tutto questo non vi porta da nessuna parte: quella relazione è irreale perché si basa su un interesse evidente, e se così non è, è perché da parte di quella persona non c’è.
Il potere della reciprocità
Siamo dunque arrivati alla conclusione che tutte le persone sono destinate a stancarsi degli affetti non reciproci, dei comportamenti squilibrati. La reciprocità è fondamentale poiché in sua assenza è una sola persona a perderci, ma in sua presenza vincono entrambe.
Nel momento in cui non si trova un equilibrio nel meccanismo del dare e ricevere, soprattutto a livello emotivo, si verifica un deficit che può portare a far infrangere i “lacci” che mantengono unite le persone.
Il potere della reciprocità risiede nell’amare e nel sentirsi amati affinché i legami resistano.
Fate per gli altri, senza però sacrificare il vostro Io interiore: muovere mari e monti non ha senso se nessuno vi vuole aiutare a farlo.
“Che l’amore per gli altri non abbia bisogno di ricevere nulla in cambio
è un’invenzione dei remissivi:
se dai, devi ricevere. È la normalità.”
Walter Riso
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