Sanremo 2k18 part II

Spassionatamente?

Questo sessantottesimo Festival di Sanremo mi ha divertita. E nemmeno poco.
Leggero, simpatico, frizzante, molto meno palloso degli altri anni, un sacco di musica a tratti anche molto carina.

Baglioni - a parte la plastica che ha addosso che se venisse riciclata produrrebbe Pile come se non ci fosse un domani - mi ha stupita. Fare il presentatore - e per di più del festival di Sanremo - è palese che non sia il suo mestiere, però si è messo in gioco e questo basta per avere la mia stima.

La bionda e quel figaccione di Favino a me sono piaciuti.
Molto meglio due che sembrano i compagni di classe della fila in fondo piuttosto delle bellone ingessate che leggono pure le battute sul gobbo perchè manco quello sanno dire senza essere impacchettate nel loro ruolo...

Fiorello è stato fantastico, come sempre.
Ne vorrei uno da tenere nel portafogli e da tirare fuori nei momenti tristi. Grande Fiore!

Gli Stato Sociale che hanno portato il coro dell'Antoniano versione rock sul palco sono stati geniali. Mi hanno un pò delusa EELST mi aspettavo almeno una canzone più decente... invece mi sa proprio di cagatina...

Condivido la critica secondo cui Baglioni ci abbia scassato quelli che fanno rima col cognome scambiando il palcoscenico dell'Ariston per quello di un suo personale concerto... Un filino esagerato, però c'è anche da capirlo: lui quello è. Non puoi mica pretendere che si inventi di fare altro! 

Le mie preferite?
Vabbè quella della Ornellona la so già a memoria (gabbia di ossa - libero il cuore... poesia pura); Ron non è un capolavoro della musica italiana ma è carina, direi tipica Sanremese (e anche tipica del Lucio); Quella degli Stato Sociale è terribile, di quelle che ti entrano in testa alla mattina alle 7.30 e te ne liberi quando vai a letto, se va bene; Le Vibrazioni mi sono piaciute (il duetto con Skin versione Gatto Arturo spaziale) così come quei tamarri inguardabili dei The Kolors... per lo meno è un pezzo un pò originale e non spaccacuore - o spaccapalle - come al solito; Sono invece rimasta basita dalla colossale figura da cioccolatai del duo Facchinetti-Fogli. Cioè. Adesso. Ma uno ad una certa deve prendere coscienza dei propri limiti... slegati, brutto il pezzo, la prima serata Fogli si è perso ed ha cannato l'attacco... Ma puoi dopo 40 anni di carriera sputtanarti in quel modo? Ma fate i bravi; Mario Biondi e Nina Zilli assolutamente e brutalmente al di sotto delle aspettative e delle capacità; Moro e Meta scontatissimi per la vittoria finale... Non è un pezzo memorabile ma non è male il testo, più che altro attualissimo.

Gli altri non mi sono pervenuti. O mi perverranno a forza di ascoltarli.

Comunque, adoro Sanremo - al di la dello spettacolo in sè - perchè segna la fine del buio, l'inizio delle giornate che si allungano, il tepore che torna a farsi sentire, le gemme sul glicine al ranch e regala le canzoni che ci accompagneranno sino all'estate da cantare in macchina a manetta.

Il buio è alle spalle. Il peggio è passato.

Giù il finestrino, che c'abbiamo le canzoni da cantare a squarciagola!

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