Semini dell'anguria forever



Nome: Chiara, Cognome: Catella. Per qualcuno a dir la verità «Tozza», ma basta il nome per aprire un mondo a tanti di noi. Una forza della natura che da sempre si è spesa per il nostro paese e oggi ha la possibilità di farlo dalla sua posizione, tra oneri e onori, di Assessore all’Urbanistica del comune di Cantello. È iniziato anche per lei l’ultimo anno con questa amministrazione con tante battaglie, difficoltà, ma altrettante soddisfazioni. Abbiamo provato a capire meglio cosa si nasconde dietro alla sua inconfondibile energia e al suo ruolo istituzionale.

Chiara, anzi, Assessore Catella… Posso darti del tu o devo darle del lei?

Le direi di darmi del lei, come ormai mi capita anche ai seggi elettorali (ride ndr.), ma siccome all’oratorio feriale mi sputavi addosso i semini dell’anguria ti permetto di darmi del tu!

Chiaramente non ero io, o comunque quel giorno non c’ero o non ricordo! Ma torniamo seri: una donna Assessore all’Urbanistica non si era mai vista. Bello vedere che i tempi finalmente cambiano, ma com’è stato affrontare questo ruolo inedito?

Beh, diciamo che ricoprire un ruolo da sempre assegnato a uomini non è stato sempre semplicissimo. L'urbanistica è una materia delicata e complicata: difficile da attuare, da gestire, da far funzionare tra una giungla di norme infinita ma soprattutto perché è la disciplina che più di ogni altra plasma e da forma al territorio. Ogni scelta, ogni decisione deve necessariamente essere presa dopo aver valutato moltissimi aspetti. Essere un tecnico comunale mi ha certamente agevolata ed ha reso il compito un po' meno arduo, anche se devo confessare che scrivere gli articoli per il giornalino comunale e quindi tradurre in parole comprensibili ciò che di comprensibile ha ben poco sia stata davvero una faticaccia! Essere poi la prima donna della storia recente del nostro Comune ad aver ricoperto questo incarico è stato motivo di grande, grandissimo orgoglio che mi ha spronata a metterci tutto l'impegno possibile per dimostrare a me stessa, ai “colleghi” di Giunta e ai concittadini di essermi meritata un riconoscimento ed un onore simili.

Punto delicato questo tanto chiacchierato nostro centro storico. Non facile venirne a capo senza scontentare qualcuno. O no?

Il Centro Storico è stato uno dei passaggi più importanti del mio assessorato. Un ottimo lavoro di squadra ha permesso di risolvere una situazione che ormai era in una fase di stallo da più di vent'anni. Girare per altri paesi, altre realtà e godere di centri storici accoglienti ed in ordine mi procurava una fitta al cuore, ogni volta. La soddisfazione più grande, poi, è stata quella di aver ottenuto parecchie opere pubbliche a favore della cittadinanza a costo zero per l'Amministrazione e che permetteranno, una volta ultimate, di offrire una migliore vivibilità degli spazi comuni. È stata anche un'esperienza di crescita, arricchimento umano e professionale incredibile.  Quello che ho imparato ed acquisito in questi quattro anni resterà sempre un preziosissimo tesoro.

Chiara, cos’è però per te Cantello? Perché impegnarsi tanto proprio qui?

Amo molto il mio paese, da sempre, perché ogni angolo, ogni cosa, ogni posto parla di qualcuno, di un ricordo, di una situazione, del mio vissuto. È casa. E avere avuto l'opportunità di “viverlo” da Amministratore comunale mi ha offerto un punto di vista totalmente nuovo che però ha solo confermato ciò che penso da tempo, ovvero che nonostante Cantello abbia un territorio vario, complesso, a tratti un po' «incasinato», urbanisticamente difficile, sia sempre riuscito a mantenere negli anni il giusto dialogo tra urbano e campagna, tra edificato ambiente e paesaggio. Penso a tutte le battaglie (Tre Scali, Pardà e non da ultimo il frantoio a Gaggiolo) intraprese contro coloro i quali volevano sottrarci i “luoghi del cuore” portate a casa grazie al sostegno di tantissime persone che come me hanno a cuore Cantello ed il suo territorio. Lo strumento urbanistico di cui disponiamo – al di là di alcune zone di completamento del tessuto urbano – non prevede grandi cementificazioni ed anzi, la variante che andremo ad approvare a giorni, non ha introdotto nessuna nuova area edificabile rispetto all'esistente.

Questa domanda mi tocca fartela: tenendo presente che i migliori sono sempre quelli del Borghetto, chi vincerà quest’anno il Torneo Dei Rioni?

#FORZASANGIUSEMPRE ovviamente! Ma la vedo durissima ripetere quella specie di miracolo inspiegabile ed inaspettato avvenuto l'anno scorso. Anche se devo dire che avere in casa la mega coppa del Torneo e coccolarsela per un anno intero è stato proprio bello! Vero che io e Antonio siamo un po' gli higlander del torneo, ma solo noi due – assieme – raggiungiamo un'età che ad esempio il rione Cantonaccio ottiene con 5 o 6 giocatori della squadra di pallacanestro… Come dire… Sono comunque soddisfazioni!

Siamo entrati ormai nell’ultima parte di questo quinquennio, possiamo già fare un bilancio?

Il bilancio per me è assolutamente positivo. Faticoso, perché Amministrare significa anche imparare a gestire rapporti umani e situazioni oggettive in maniera completamente diversa da come normalmente si è abituati. Oggi non sono certo la stessa persona che quattro anni fa ha iniziato questo percorso e, solo per questo, non sarò mai abbastanza grata a tutti coloro i quali hanno in me creduto offrendomi questa opportunità.

Grazie Matti 💛

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