Orgoglio e gratitudine
Quando penso alla figura di mio Papà ed a quello che ha fatto per Cantello, mi vengono in mente tre parole:
PASSIONE: quella che ti arde dentro e non riesci a controllare, che ti fa stare bene solo quando riesci a portare a compimento ciò che hai nel cuore;
ENTUSIASMO: che mi hanno sempre trasmesso le fotografie ed i racconti di quel periodo, in cui forse nessuna delle persone che partecipava alle feste, alle pedalate, alle gite, alle raccolte di sangue presso l’asilo parrocchiale, era consapevole della grandezza e dell’importanza che avrebbe avuto per il futuro del nostro Paese il seme che avevano da poco iniziato a coltivare;
CORAGGIO: perché per dare vita ad un progetto di associazionismo così importante in un paesino come il nostro, a mio avviso, ce ne voleva davvero tanto. Il Coraggio poi di sfidare mia mamma e sei - quasi sette - figli per organizzare riunioni e consigli direttivi direttamente nel nostro soggiorno, non potendo ancora disporre di una sede vera e propria, con mia sorella poco più che adolescente quale devota dattilografa delle allora nascenti sezioni AVIS e AIDO di Cantello.
Guardo le foto in bianco e nero che ritraggono mio Papà nei primissimi anni di vita delle due associazioni che ha voluto fortissimamente avviare nel suo e nostro amato Paese e ciò che mi colpisce sempre moltissimo è la sua solennità, il suo averci creduto in maniera assoluta, totale.
Sono certa che questa giornata la attendesse da tanto tempo, che ci sperasse esattamente come ho sempre fatto io.
Vi ringrazio di cuore: io oggi sono felice ed orgogliosa di esserci, di condividere questo momento con la nostra famiglia, ma non potete nemmeno immaginare quanto abbiate reso altrettanto felice ed orgoglioso mio Papà.
Grazie, davvero e di cuore anche a nome di tutti i miei fratelli.
E grazie perché oggi posso ricordare un mio grande Amico, uno che la cosa più carina che mi diceva quando mi vedeva era: Sei proprio una matta! In questo anno senza di lui, mi sono davvero resa conto di quanto Fedele fosse importante per la nostra comunità.
Lui c’era, sempre. Per ogni cosa. Per qualsiasi cosa. Per qualsiasi persona.
La gratuità del donarsi per gli altri, lo spendersi senza riserve per il prossimo, sacrificando gli affetti e la famiglia, sono due grandi valori che accomunano il Fede e mio Papà e che suscitano in me un’ammirazione profonda, una gratitudine sincera perché senza la loro passione, il loro entusiasmo ed il loro coraggio, Cantello oggi
sarebbe un paese diverso, sicuramente meno ricco.
Grazie Papà e grazie Fedele, per tutto quello che avete fatto per noi Cantellesi.
Vi voglio bene.
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