2018
TRE PAROLE CHIAVE:
CONSAPEVOLEZZA
C'era una volta una Chiara, fino a qualche mese fa, che ne aveva per tutti. Che voleva esserci per tutti. Che non voleva deludere nessuno. Che teneva tanto a dimostrare di avere un pensiero, un gesto, un'attenzione, un sorriso, un qualsiasi cosa per chiunque. Che doveva dimostrare di meritarsi ciò che poteva e voleva fare, il suo ruolo, che doveva dimostrare di essere all'altezza ovunque, con chiunque, per chiunque. Che teneva moltissimo a dimostrare di meritare la considerazione, l'amore, le attenzioni, eccetera eccetera eccetera. Ecco. Il regalo che mi sono fatta in questo anno è che questa Chiara non esiste più. La banalità per cui se ciò che ti ritorna è alla fine quello che meriti per la persona che sei, è davvero diventata una consapevolezza fortissima ed importante. Non rimpiango ciò che ho fatto, perché il più delle volte è sempre partito dal cuore, però era un attimino ora che da tappetino scendiletto iniziassi almeno a diventare un comodino. E devo dire che non è affatto male, osservare la vita in verticale. Diciamo che rialzarsi e partire è meno faticoso che da spiaccicati al suolo. Ed è già qualcosa.
IO
Vedasi sopra. Dopo ben 44 anni e mezzo, finalmente al centro dell'universo ci ho messo me stessa. Il mio benessere, la mia serenità, le mie esigenze, i miei desideri PRIMA e poi tutto il resto. TUTTO il resto, ma proprio tutto. Come sostiene Jep Gambardella, "La più consistente scoperta che ho fatto è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare". God Bless quel giorno in cui ho fatto mia questa consapevolezza. Appunto. Non ho più voglia di pensare sempre e solo agli altri. A cosa pensano, a cosa vogliono, a cosa pretendono, se vado bene oppure no. Se sto bene io, sarà il resto del mondo - se vuole - che si adeguerà. Non più - mai più - il contrario.
CORAGGIO
Eh. beh. Insomma. Spesso il coraggio viene associato all'incoscienza - no nel senso del coma è - però se il tuo cuore ed il tuo istinto ti dicono che è il momento giusto, rinnegarli sarebbe poi causa di rimpianti e rimorsi per il resto dell'esistenza. Ed anche in questo direi che abbiamo ampiamente dato. E' un'opportunità, io la vivo così. Per crescere, per non perdere un'occasione irripetibile per tentare di fare qualcosa di bello. Me la gioco, ci metto la faccia e tutto quello che sono e che ho. E' una sfida ed io le adoro le sfide. Insomma, vedremo come andrà a finire, tra qualche mese.
GLI AVVENIMENTI EPOCALI:
Il mio primo matrimonio civile;
La proposta;
L'intitolazione della sede AVIS AIDO di Cantello a mio Papà.
TRE PERSONE IMPORTANTI:
Pulcinella (e Marchino);
Ale;
Genzi.
I TRE MOMENTI UNFORGETTABLE:
Rileggendo la moleskine, ne trovo tanti di momenti indimenticabili. Tanti, piccoli, ma belli ognuno per un motivo diverso. Belle cose;
La famiglia Alpina e le sue feste alle quali non intendo più rinunciare;
La prima di Champions allo stadium, 27 Novembre.
TRE CANZONI:
Se piovesse il tuo nome (Elisa);
Nessuno vuole essere Robin (Cesarone);
Felicità Puttana (The Giornalisti).
Commenti