2019

TRE PAROLE CHIAVE:

TRAGUARDO

Eccomi qui, dopo esattamente un anno, con un titolo che accompagnerà il mio nome e cognome per cinque anni – che sembrano lunghissimi, intanto sono già diventati quattro e mezzo e quasi non me ne sono resa conto… - che sognavo mi appartenesse sin da bambina. Non ho mai capito da dove nascesse questo desiderio. Ci ho pensato spesso ultimamente. Cercare di ricollegare cosa potesse avermi fatto pensare, forse già alle elementari, che un giorno avrei voluto diventare Sindaco del mio paese. Un anno fa di questi tempi ero ancora nella fase dell’adrenalina, della sfida, del “ora o mai più”, gasatissima. Poi è arrivato il momento del terrore vero e proprio, qualche mese più tardi, soprattutto nei giorni in cui – passando in macchina- vidi il mio faccione sui manifesti 50x100 ovunque. Ma il traguardo era li, vicinissimo. Il giorno peggiore? Quello dello spoglio delle schede elettorali, che per un sadico motivo di non so chi e per cosa, prevede che tutto inizi alle 14.00 del giorno seguente le elezioni. Sonno zero, salivazione azzerata, lingua felpata, miraggi, stato di morte apparente, allucinazioni, umore pestilenziale, nervi che mi uscivano da tutte le parti. Voglia di vedere e/o interagire con qualsiasi essere umano inesistente. Lo spoglio iniziò puntualissimo e fino alle 14,45 circa quello stramaledetto telefono non squillava mai. E più lo fissavo e più stava muto. I tre quarti d’ora più lunghi della mia breve esistenza. Poi, il primo messaggio di mia nipote: Dicono che hai preso tantissimi voti! Dicono Chi?? E se non è vero? E se si sono sbagliati? E da lì a non so quando, credo di aver vissuto uno dei momenti più incredibili ed intensi di tutta la mia vita. Il Traguardo era raggiunto. Finalmente. 

APPAGAMENTO

Ho vissuto molte esperienze nella mia vita, ma nessuna, giuro, nessuna - nemmeno la pallacanestro - mi ha regalato un senso di appagamento e di realizzazione come il fatto di essere diventata Sindaco del mio paese. Non credo di essermi mai sentita al posto giusto, al momento giusto, con le persone giuste come ora. Sto faticando moltissimo ma – a parte proprio la stanchezza fisica – felicissima di poterlo fare. I miei genitori mi hanno insegnato che il lavoro duro e serio paga sempre. E così sarà anche questa volta. 

RIVOLUZIONE

Esatto. Ma non sono rivoluzione della vita “pratica”. Rivoluzione di ciò che sei, di quello che pensi, di come vedi le cose, di come sino a quel momento hai sempre affrontato situazioni e quotidiano. E’ un po' come quando ero capitano – e lo sono stata per quasi tutta la mia carriera ed in quasi tutte le squadre in cui abbia giocato – della mia squadra di basket e dovevo essere di esempio. Ecco più o meno è la stessa cosa ovviamente più in grande. Avevo bisogno di uno tsunami emotivo come questo, per scrollarmi di dosso tante cose e tante persone che non erano positive per il mio cammino. E’ un’esperienza totalizzante, che ti obbliga a cercare di migliorare la persona che sei. Lo fai per te stessa, per gli altri, lo fai perché adesso sei tu nel bene e nel male ad essere una guida. Rivoluzione, perché è incredibile quanto la mia vita si sia arricchita in questo anno. Ho conosciuto persone splendide che mi fanno sentire parte del loro cuore. Raccolgo a piene mani la meraviglia di tutti questi doni. Ogni tanto chiudo gli occhi e ci penso, alla persona fortunata che sono.

GLI AVVENIMENTI EPOCALI

La vittoria alle elezioni comunali del 26 Maggio;
Il 4 maggio;
La sfilata a Milano nel centenario dell’Associazione Nazionale Alpini.

TRE PERSONE IMPORTANTI

Genzi;
Ale;
La colazione del venerdì.

I TRE MOMENTI UNFORGETTABLE

Il giuramento sulla costituzione italiana durante il Consiglio Comunale di insediamento;
Il momento esatto in cui ho avuto tra le mani il programma elettorale stampato;
Il primo giorno di scuola e tutte le mie prime volte, tantissime e bellissime.

TRE CANZONI

Il peso del coraggio (Fiorella);
I ragazzi stanno bene (Negrita);
Al telefono (Cesarone). 


💛

Commenti

Anonimo ha detto…
https://www.youtube.com/watch?v=pbSCWgZQf_g

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