2020
La domanda che mi sono più spesso rivolta durante questo anno è stata: Perché
io? Perché proprio io? Proprio adesso? E poi ho azzerato tutto il resto. Ho
dovuto spessissimo azzerare la paura, l’angoscia, il terrore di non farcela, di
non sapere cosa fare, di non essere all’altezza. Questa era la mia vita in quel
momento e c’era pochissimo spazio per me. L’istinto (o la necessità) spesso è
stato quello di chiudermi in casa a piangere tutte le lacrime che avevo, ma non
era il momento. Questo stato d’animo è stato quello che mi ha accompagnato
praticamente per tutti i giorni di questo folle anno.
Eppure, riguardando le
foto del mio telefono che alla fine di un anno di solito scandiscono i momenti
più significativi, ne ho trovato tanti di raggi di luce. Tantissimi. Ho
imparato a godere in maniera sfrenata e profonda dei momenti di serenità che,
comunque, ci sono stati. E’ stato un anno in cui il buio è stato buissimo e la
luce è stata fortissima. Nessuna via di mezzo. Quei raggi di luce travestiti
dai miei fratelli, dai miei ragazzi, da alcune persone che sorreggono la mia
vita come pilastri incrollabili, dalle buone notizie, da una giornata di sole,
dal rivedere l’oceano, dal ridere di gusto fino alle lacrime, mi hanno
ricordato che il bello della vita è tutto qui.
Ho preso un sacco di pugni in
faccia, tantissime spallate, grosse spinte: ho barcollato ma non sono mai
crollata. E questo è sicuramente l’insegnamento più bello che questo anno
allucinante mi lascerà:
“Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all’altro
Ringrazio qualunque dio ci sia
Per la mia anima invincibile.
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.”
Grazie a voi che ci siete stati, per la pazienza che avete avuto, per
avermi sopportata, per il bene che mi volete nonostante tutto.
GLI AVVENIMENTI EPOCALI
Il 21 febbraio, il sabato che mi ha cambiato la vita;
Il momento esatto in cui mi sono trovata davanti all’oceano;
Il 16 dicembre.
Il momento esatto in cui mi sono trovata davanti all’oceano;
Il 16 dicembre.
TRE PERSONE IMPORTANTI
C.;
D.;
Me stessa.
I TRE MOMENTI UNFORGETTABLE
Quella strana cosa chiamata quarantena (o lockdown);
Il consiglio comunale in cui ho consegnati gli encomi alle persone che ci hanno
protetti ed in alcuni casi salvati;
I tre giorni a Massa Marittima con i miei fratelli.
TRE CANZONI
VI Sinfonia “La Pastorale” (L.W. Beethoven);
Torneremo ancora (Maestro Battitato);
Senza Parole (Vasco).
Grazie. Buon anno a noi.
Ciao Marchetto, ti voglio bene. 💚
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