Il peso del coraggio



"Questi ultimi mesi, particolarmente difficili, mi sono serviti per prendere atto di molte cose e per riflettere sulla mia condizione emotiva e personale la quale, inevitabilmente, ha ed avrebbe avuto importanti ricadute verso il mio impegno come capogruppo di minoranza dopo le elezioni di giugno.

Nei cinque anni di mandato ho messo Cantello prima di qualsiasi cosa e quando dico qualsiasi, vuol dire proprio qualsiasi: mi sono completamente annullata per onorare l’impegno assunto verso la comunità. Lo stesso ho fatto dopo un grave lutto familiare del dicembre scorso che mi ha letteralmente messa in ginocchio e dalla quale – lo confesso – non mi sono per nulla ed ancora ripresa.

La mia grave colpa è stata sicuramente quella di essermi messa da parte, di non dare ascolto a ciò che stessi vivendo umanamente ed emotivamente: ci penserò dopo, mi dicevo. Prima c’è Cantello e la campagna elettorale.

Ad elezioni concluse tutto quanto vissuto, anche a seguito dell’indagine che mi ha vista coinvolta, mi è franato addosso con una violenza che non sono assolutamente stata in grado di affrontare. Annientata è la parola più giusta, sotto ogni punto di vista.

Non sono sparita per capriccio, per punizione, per ripicca, per cattiveria o chissà cosa: semplicemente non ce l’ho più fatta. E per una come me ammettere una cosa del genere è stato più devastante di tutto il resto.

Ho dovuto, per l’ennesima volta, andare a cercare i mille pezzi in cui mi sono disintegrata e cercare di ricostruirmi in qualche modo: speravo che questi mesi bastassero ed invece devo arrendermi e prendere atto di avere bisogno di un percorso lungo; lungo e paziente. Non posso più permettermi di non essere una priorità.

Ho bisogno di ritrovarmi e tornare ad essere la combattente che non si arrende mai, che con caparbietà ed orgoglio onora gli impegni presi. Ora, non lo sono. Sono forse una sua lontana controfigura.
Per questo motivo, con grande dispiacere, questa mattina ho rassegnato al Comune di Cantello le mie dimissioni da consigliere comunale.

Cercherò di tornare ad essere la Chiara che avete conosciuto ed apprezzato, sicuramente con molta più esperienza e pronta a rispondere PRESENTE qualora e se Cantello dovesse ancora avere bisogno di me.
Grazie di cuore alle persone che hanno scelto di restarmi accanto nonostante tutto, nonostante non avessi più nulla da dire e da dare ed a chi ha saputo andare oltre i miei silenzi e la paura di non farcela.

Vi sarò sempre grata per avermi concesso l’onore di diventare la prima donna Sindaco della storia di Cantello e di avermi accompagnata in questa incredibile, affascinante, meravigliosa avventura.

Speravo in un epilogo diverso, ma non sempre le cose vanno come vorremmo.

Grazie Cantello, grazie Cantellesi.

Chiara"

Dal 1999 a ieri, con pochissime interruzioni, ho sempre lavorato per il comune di Cantello; con ruoli diversi, ma ci sono sempre stata. E' arrivato il momento di dire basta, penso di avere dato tutto ciò che potessi e anche di più.
E' arrivato il momento di prendermi cura di me e di avere me stessa come unica priorità.
Forse è un addio forse è un arrivederci, non lo posso sapere.
Ma adesso è giusto così, per tutti. 
Ho una nostalgia grandissima della mia gente, del darsi da fare, di occuparmi del comune di farmi venire idee e realizzare progetti. Di alcuni dipendenti con i quali lavorare è stata un'esperienza unica. Solo questo. Di sicuro quella fascia l'ho amata e rispettata con tutta me stessa. Spesso la tenevo tra le mani come fosse un tesoro e forse, per me, lo era veramente. Ho realizzato il mio sogno. 
Onorata e fiera.
Sindaco una volta Sindaco per sempre.



💙

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