La mia moto

Non dico di aver imparato prima ad andare in moto che in bicicletta ma quasi... Il mio primo mezzo a due ruote motorizzato risale agli 8 anni, quando mio fratello Claudio si presentò a casa con una stratosferica (cioè io impazzivo veramente, restavo le ore a guardarla) mini moto da cross. Sbroccata proprio.
La cosa strana (ma strana veramente) è che al ranch comparivano a caso, ma a caso sul serio, moto, macchine, bici... E' vero che io ero piccola e certo non era necessario tenermi informata dei movimenti, ma tutto questo andirivieni di mezzi di trasporto per me era assolutamente normale. Direi quasi ovvio.
Così come il mio primo "ciao" blu, senza pedali (quindi per accenderlo bisognava spingerlo tipo superbike) od il successivo, (che i pedali li aveva ma solo di bellezza... Si vede che spingere i motorini era il mio destino...), il "ciao" più tamarro che potesse essere stato assemblato e del quale mi vergognavo come una ladra, comprato dopo tutta l'estate passata a lavare macchine al distributore di benzina. Poi è arrivato il Dominator 600, del quale invece ero follemente innamorata, il CBF 600 - la mia prima moto seria - sempre della Honda ed infine il mio grande immenso Love, la meravigliosa BMW F800ST prima grigia e poi blu.
Ufficiali, mettendoli tutti assieme, posso tranquillamente dichiarare di aver superato i 100.000 km percorsi su due ruote.
Ecco. Quindi. Fatte le dovute premesse e l'immancabile amarcord strappalacrime, devo prendere una decisione.
A parte l'essere fatta malissimo, ovvero l'affezionarmi un sacco alle cose, motivo per cui separarmi anche dagli oggetti cui tengo diventa una tragedia, la mia compagna di 35.000 km per lo più indimenticabili, un trattamento simile non se lo merita. Ma non lo faccio apposta. E' che per una serie di motivi, mi diventa un casino usarla. E vederla così, sempre ferma, coperta dal telo e non valorizzata per come merita, mi fa venire la morte nel cuore. La cosa più drammatica è che non mi viene nemmeno voglia di usarla. E per questo motivo, devo assolutamente prendere una decisione. E' una svolta epocale, ma epocale sul serio. E come ogni cambiamento importante, mi fa venire una grossa dose di cagarella. Sono anche consapevole del fatto che difficilmente, ne comprerò un'altra così grossa. E che in ogni caso, difficilmente nei prossimi cinque anni ne prenderò una. Ma qualcosa devo fare. Può anche darsi che, come molte cose che davo per scontate ed irrinunciabili (vedi capitolo pallacanestro) la passione per la moto si sia naturalmente esaurita. Come il resto, si è chiusa da sola. Senza traumi, senza drammi e senza nessun tipo di ripensamento. A pallacanestro dal giorno in cui ho smesso, non ho più giocato (tolte le partite del torneo dei rioni) ma mai, nemmeno con gli amici al campetto. Zero. Fine. Chiuso. Mai più. Senza un minimo di nostalgia.  E sento che anche stavolta sarà così. Sono stati 17 anni di moto assolutamente meravigliosi: per i posti che ho visto, le persone che mi hanno accompagnata (grazie tantissimo M.) le emozioni che ho provato. Ma una moto così bella, non merita di essere usata una decina di volte in un anno. Non lo merita per niente. Ci devo pensare ancora un pò... 
Più che altro, è che l'ultima volta in cui ho fatto un giro (serio) in moto (a novembre, ed ero stata qui), avevo questa faccia:



Ed ero stata bene, come non mi capitava da una vita.
Ma è stata l'ultima volta in cui ci sono salita.
No, non posso più farti questo Puppy Blue.
Spero mi capirai, ne sono certa.

Commenti

Anonimo ha detto…
ciao Chiara
da uno che Ti ricorda in giro con il ciao.....un solo consiglio.....tienila.....
Chiara Catella ha detto…
Il ciao più tamarro che sia mai esistito... Che vergogna ahahahah!
Boh. Io ho come la sensazione di non c'entrarci più niente...
Un pò come per la pallacanestro.
Mi sembra di non averci mai giocato eppure ho passato più della metà della mia vita a rincorrere il pallone arancione...

Boh.
Anonimo ha detto…
ciao......
tamarro non mi sembrava.....lento si.....soprattutto in salita.....:)
che dire.....forse la moto non è così impegnativa come il basket....ed è più facile "ricominciare"....sali, la accendi e parti.....
comunque come dico sempre.....prendi la decisione, e se ci hai pensato, sarà quella giusta.....

PS
poi quando ci si vede in giro, sempre che non passino anni (se no mi dimentico...), ti dico chi sono....che così anonimo non mi piace.....
Chiara Catella ha detto…
Si vabbhè ma non dirmi che eri pure tu tra quelli che erano obbligati a spingermi per arrivare in chiesa... :)
Si lo so hai ragione. Ma non è di adesso questa cosa... Diciamo che la tenevo ben nascosta per paura di affrontarla... In realtà è da parecchio che mi frulla addosso...
Ci penso ancora un pò. Promesso.

Si dai non dirlo a me! Quando mi arrivano le mail con ANONIMO mi sale sempre un'ansia!

Ci si vede in giro allora.
E grazie per l'interessamento :)

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