Luigia

Cantello lo adoro. E si sa.

Ma al di là del mio nido, adoro la sua gente. Quella vera intendo, l'originale, quella con cui parlo e che incontro da quando sono nata. Da sempre.

Non è stata una settimana facile; iniziata con la notizia dell'(ennesima) scomparsa di uno di noi, di una brava persona, di un uomo buono, Padre di tre bimbi (eccezionali) che ho visto crescere all'oratorio sotto le mie deliranti guide estive. Questa volta mi sono nascosta. Non ce l'ho fatta. Ma cose come queste creano delle voragini nel mio cuore che poi, ogni volta, richiudere è sempre faticosissimo. Mi sono nascosta ma il mio pensiero, spesso, è stato per loro e - soprattutto - per la Mamma Maria. E come sempre accade puoi tentare di scappare, di nasconderti, di evitare, ma se la vita decide che ci devi sbattere il muso, prima o poi il momento arriva. Ed è stato doloroso. Mamma Maria quanto avrei voluto abbracciarti e dirti quanto ti capisco, quanto conosco quelle tue lacrime, quanto riconosco quegli occhi che ormai non vedono più, sperduti, smarriti, come solo quelli di una madre che ha perso il proprio figlio può avere... Quanto avrei voluto dirti di non lasciarti andare, che lo so che sei morta assieme a lui, che però ci sono altre persone che hanno bisogno di te e di sentirsi amate come e fino a qualche giorno fa... Ti guardavo, tra la gente festante, e ti vedevo con la sguardo fisso nel vuoto, esattamente come la mia adorata Mamma. Ma mi sono nascosta anche questa volta. Non ho avuto il coraggio perchè io non sono nessuno per dirti queste cose, ma vederti così, mi ha fatto malissimo al cuore. Tieni duro, ti prego. Lo so che nulla sarà come prima, ma fallo per chi sino ad oggi ha avuto in te un riferimento forte, come solo le Mamme di una volta sanno essere.

La vita poi è incredibile. Avevo nella mia testa tutte queste emozioni ma c'era un anniversario importante da festeggiare e allora via di sorriso, quello delle occasioni migliori, in mezzo alla gente, la mia gente, quella che - appunto - conosco da una vita e con cui mi sento bene come se fosse un pezzo di famiglia in più. Fascia tricolore d'ordinanza ed ecco arrivare la forza travolgente della Luigia - nostra parente ovviamente - che di anni ne festeggiava cento, con una voglia di vivere travolgente e contagiosa. Tutto nello stesso momento. Che intrecci di storie ed emozioni pazzeschi.

Questa foto mi piace, moltissimo. Pensavo ad un titolo da darle e l'unico che mi è venuto in mente è stato: LA FORZA DELLA VITA. 


Quante cose mi hanno insegnato queste due grandi Donne.
E comunque, di Donne speciali, nella foto ce ne sono due, ma la seconda non sono di certo io.
Auguri Luigia, sa vedum l'ann ca vegn.

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