Via Dandolo

[on the air: le tasche piene di faffi - jovanotti]

[piccola premessa per chi non è di varese: Dandolo non è un'esortazione... è Vincenzo Dandolo, il personaggio storico!]

Comunque.

Ieri ho percorso quella strada, che mi ha riproposto una serie di flash tali per cui, spero vivamente con tutto il cuore di non dovermici mai più fermare, di non doverla mai più percorrere, di non doverla mai più utilizzare come "via" per raggiungere lo studio legale. MAI-PIU'.

Il 2 novembre 2009 ci ho camminato, con mia mamma a braccetto (d'altra parte me lo diceva sempre, che ero il bastone della sua vecchiaia, sin da quando ero piccola: e così è stato veramente);

Il 9 novembre 2009 ci ho camminato, con il pacchetto dei suoi vestiti in mano, mentre andavo a scegliere quella che sarebbe stata la sua dimora per sempre;

Il 29 dicembre 2009 ci ho camminato, senza di lei e con il pensiero che forse, potevamo ottenere giustizia per quello che le avevano fatto e per come me l'avevano portata via;

A quasi un anno di distanza, ci ho camminato più di una volta, stavolta con i miei fratelli, sempre con stati d'animo devastanti: impaurita, delusa, ferita, spaventata, incazzata, nervosa a livelli inimmaginabili;

Ieri ci ho camminato, con uno stato d'animo un pò più sereno, con la consapevolezza che forse, finalmente, potesse essere la fine (almeno burocratica) di questi due anni allucinanti.

Un altro capitolo che si chiude, anche questa volta in maniera positiva grazie alla nostra caparbietà ed all'ottimo lavoro dell'angelo travestito da avvocato <3.

EH. (sospirone)

Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo
vienimi a prendere
mi vien da piangere,
arriva subito,
mi riconosci ho le scarpe piene di sassi,
la faccia piena di schiaffi,
il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di te.