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Visualizzazione dei post da 2024

Lettera a me stessa

[on the air: alaska baby - ce ] Beh considerando che non pensavo nemmeno di essere viva per questo Natale, mi sembra tutto sommato un buon risultato. Ci sono arrivata portata anche un pò dagli eventi, devo ammettere; o dalla vita stessa che ti prende sottobraccio anche se non vuoi e cerchi in ogni modo di opporti. Non ho riempito la mia vita di cose e di impegni per non guardare in faccia la brutalità e il dolore di ciò che mi è stato fatto e che mi è capitato: la sofferenza l'ho aspettata, l'ho guardata in faccia, l'ho affrontata e spesso sfidata nei durissimi silenzi di una vita improvvisamente svuotata.  Quello che ho vissuto in questi mesi credo non lo possa capire - quasi - nessuno. Forse chi ci è passato. Forse. Anche quelle poche e coraggiosissime persone che non si sono voltate dall'altra parte e sono rimaste al mio fianco nonostante non avessi più niente da dire e da dare, dubito lo abbiano capito fino in fondo. Forse percepito. Ma che stessi male, a volte - an...

Trecentosessantacinque

“Ci sono persone indimenticabili. E nessuna cura.” Queste sono le parole che mi girano per la testa da stamattina, appena aperti gli occhi pensando che fosse un altro giorno senza di te, dovendo fare i conti con le difficoltà che da un anno a questa parte sono costretta ad affrontare. Sinceramente, ma questo è un pensiero degli ultimi giorni, non ho veramente idea di come abbia fatto a sopravvivere in questo anno. Non lo so proprio. Un po’ mi sono fatta scivolare il tempo addosso, cosa che odio ed ho sempre odiato ed un po’ ho cercato di sopravvivere ad ogni giorno. Letteralmente vivere sopra. Ho scelto il silenzio come risposta a qualsiasi cosa, perché altro non ero in grado di fare e per non farmi (fare) inutilmente del male. Può la perdita di una persona cara essere la tua salvezza? Si. Per quanto folle, doloroso e inspiegabile possa sembrare. Un ultimo immenso atto d’amore di mia sorella alla mia vita. Mi ha salvata spazzando via tutto, con un dolore lancinante, per lasciare spazio...

Quindici

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Come è difficile scrivere qualcosa per te oggi Mamma. Tutto mi riesce faticoso, pesante, complicato e - appunto - difficile. Pure scrivere. Un’altra parola mi ha fatto sempre compagnia in questi mesi: perché. Dieci, mille, milioni di volte me lo sono chiesta. Perche queste prove tutte assieme, perché questo dolore immenso che spesso non ho saputo nemmeno dove mettere, perché a me, a te, a noi, perché così e una in particolare vinceva sempre su tutte: perché proprio adesso, perché con tutta questa violenza proprio ora in cui tu e la Simo non ci siete a darmi una carezza, ad asciugare le chiazze di lacrime che ormai lascio in giro come le scie delle lumache, ad ascoltarmi e darmi coraggio. Questa me la sono ripetuta non so quante volte e di risposte ne ho avute poche. Sto cercando di imparare a stare sola, per l’ennesima volta a ripartire, a dare valore al silenzio ed a me stessa: mi sono calpestata per anni in nome di non so bene cosa e per personaggi che tutto meritavano tranne che arr...

Sogni

[on the air: le rondini - lucio dalla ] Una parte - molto - sostanziale del delirio che ho vissuto negli ultimi cinque anni dieci mesi della mia incasinatissima vita è stata occupata dai sogni. Spessissimissimo premonitori con una precisione e puntualità da far venire la pelle di cappone: il terremoto sempre riferito a casa mia su tutti, prima di dicembre e prima di maggio, ha rivelato le tragedie dolorose che negli anni e recentemente ho dovute affrontare. Il più delle volte la vedevo crollare completamente, altre c'era solo la sensazione che tutto sparisse, prima della morte della Simo avevo sognato più volte casa mia completamente allagata e l'acqua che trascinava via tutto con forza e potenza distruttrice. Ma ultimamente qualcosa è cambiato. Innanzitutto non sono più sogni bui, tenebrosi, grigi; come se in un certo senso si fosse accesa la luce. I miei sogni somigliano a dei cortometraggi - o magari a me sembrano tali poi durano invece ore - ci sono i protagonisti, a volte...

Bon courage

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[on the air: purple rain - prince ] 🔥

Leoni e cani

[on the air: bad love - eric clapton ] I leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani A certi articoli sui media, bisognerebbe rispondere avendo delle competenze psichiatriche che non mi  sento di avere, e credo che non ci possa essere una persona abbastanza intelligente e paziente per dimostrare a uno stupido quanto è stupido, anche perché ai giorni nostri, uno stupido può anche essere candidato al premio Nobel se non addirittura averlo assegnato. Perfino tra tutti i miracoli fatti da Gesù Cristo, che ha ridato la vista ai ciechi, guarito lebbrosi e perfino risuscitato morti, non ha mai fatto un miracolo per rinsavire uno stupido. Poi esistono i meschini, che covano sempre vendette invisibili e che vogliono trionfare su tutto quello che si eleva di un centimetro dalla strisciante mediocrità. Per quanto il loro ingannare, mentire, giocare d’astuzia e calunniare possa essere la loro migliore arma, l’umanità li considererà sempre dei deboli e maligni e come tali saranno trattati. Ma...

Pensieri

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"La vita ferisce Il tempo lenisce L'amore sparisce Ma non si capisce Dimmi che è un incubo Mascherato da sogno La gente festeggia sulla tua carcassa Mi chiedo alla fine che cosa hanno vinto."

Lacrime

[on the air: lacrime - negramaro] Quante volte ho stretto in mano Una mano che non c'è Per sentirmi meno solo Ti ho inventato accanto a me Ma passano i giorni e Passano umidi senza nascondersi E passano sempre più limpidi  e lasciano solo dei lividi Su tutta la pelle l'assenza di te Non mi dà più i brividi Ora che non tremo più Quante volte hai detto al mondo Faccio parte di te Quante volte ho detto al cielo Io voglio solo scendere E invece no Non c'eri tu A far smettere dal mio viso  questa pioggia di Lacrime E invece no Non ci sei più A farmi ridere Fermale tu queste cazzo di Lacrime Che bagnano i giorni E asciugano gli occhi Sempre più liquidi E tagliano solchi sul viso  e segnano come a convincerti Che su tutta la pelle non c'è Posto per te Ma solo per lividi Ora che non ci sei più tu Ora che non tremo più My tears are falling on My skin my skin is not for you E invece no Non c'eri tu A far smettere dal mio viso Questa pioggia di lacrime Piovono perle dagli occh...

Il peso del coraggio

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[on the air: il peso del coraggio - fiorella ] "Questi ultimi mesi, particolarmente difficili, mi sono serviti per prendere atto di molte cose e per riflettere sulla mia condizione emotiva e personale la quale, inevitabilmente, ha ed avrebbe avuto importanti ricadute verso il mio impegno come capogruppo di minoranza dopo le elezioni di giugno. Nei cinque anni di mandato ho messo Cantello prima di qualsiasi cosa e quando dico qualsiasi, vuol dire proprio qualsiasi: mi sono completamente annullata per onorare l’impegno assunto verso la comunità. Lo stesso ho fatto dopo un grave lutto familiare del dicembre scorso che mi ha letteralmente messa in ginocchio e dalla quale – lo confesso – non mi sono per nulla ed ancora ripresa. La mia grave colpa è stata sicuramente quella di essermi messa da parte, di non dare ascolto a ciò che stessi vivendo umanamente ed emotivamente: ci penserò dopo, mi dicevo. Prima c’è Cantello e la campagna elettorale. Ad elezioni concluse tutto quanto vissuto, ...

Vuoto

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[on the air: anche fragile - elisa ] Tre generazioni e una cucciola di cane. Ci siamo trovati, come ormai facciamo da una quindicina di anni almeno, per la messa nel ricordo di mio papà. Ieri erano venti anni ma quello che successe quella sera me lo ricordo perfettamente, emozioni - soprattutto - comprese. Il sentimento imperante fu la paura: avevo 30 anni da poco compiuti e la morte, il lutto, la perdita, la pulizia etnica erano cose lontanissime dalla mia vita. Ero all'apice della mia carriera da cestista, spopolavo dappertutto vincente, invidiata, richiesta da squadre di mezza Lombardia. Potevo mai pensare di dover affrontare la morte di mio padre? E' curioso, ma in tutte le perdite della mia famiglia è sempre successo qualcosa che mi ha "protetta" dal trauma del momento, dall'evento vero e proprio per farmi entrare in scena sempre per seconda, immediatamente dopo. Quella di ieri è stata una giornata strana, scazzata, svogliata da subito; appena salita in macch...

Quadri

[on the air: felicità - l. dalla ] Cioè uno dice: vabbè hai i pensieri, stai male, è difficile, nella testa hai tremila cose di cui almeno duemilaottocentonovantasei orribili e le giornate, che prima erano popolate da milioni di persone, di parole, di situazioni, di rapporti, di casini, si sono trasformate in una specie di gara di sopravvivenza nel deserto umano più desolante in cui l'unica cosa che mi viene da fare è cercare di rimettere in ordine pensieri, desideri, idee, dolori, lacrime, dispiaceri, tentativi di trovare spiegazioni - che raramente arrivano - rapporti che non esistono più, decisioni da prendere che non so minimamente affrontare e cercare di respirare perchè anche questo mi costa una grandissima fatica. Sopravvivere nel senso di vivere sopra. Fin qui, direi, tutto bene. Ma la mia testa, che giuro non so quante volte abbia desiderato di poter svitare come una lampadina per non sentirla più nel suo perpetuo incasinarsi, mi tormenta di giorno ma soprattutto ed inevit...

Scoperte

[on the air: una somma di piccole cose - n. fabi ] Sono talmente svuotata da me stessa e da ciò che ero fino a (quasi) due mesi fa da essere aperta a qualsiasi cosa: la parola giusta è abbandonata. No anzi affidata, che rende meglio.  Così osservo tra il divertito, l'incazzato e lo sconvolto la vita che mi scorre davanti mentre la guardo passare dalla finestra appoggiata sui gomiti e che ogni tanto mi prende e mi tira nel mezzo di peso. Così scopro e conosco cose nuove, di cui ignoravo completamente l'esistenza (mentre sono sicura che la Simo le sapesse eccome e come al solito, se gliene avessi parlato, mi avrebbe detto come sempre: "Era ora!" come se anche lei aspettasse pazientemente che pian piano diventassi grande anche io.) Cazzo è tutto talmente evidente. Cazzo che fatica. Cazzo quanto mi manchi. L’emendamento delle cose guaste Indica una situazione sfavorevole: il vento ha spazzato il monte praticamente distruggendo. Ma il terreno può essere reso nuovamente col...

Pezzi

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[on the air: sul lungomare del mondo - jova ] Giorno quarantacinque. Come mi sento. Come un vaso andato in mille pezzi, grossolanamente rimesso assieme nella parti più grezze con la colla ancora freschissima cui basta un piccolo colpo a rispostare tutto nuovamente e dover ricominciare  daccapo. I pezzettini più piccoli ci sono, non ancora tutti alcuni dispersi chissà dove ma fino a quando la parte più forte, quella che sorregge, non è ben salda non possono essere rimessi al loro posto. Certo è che non ritornerà mai più il vaso di prima. Simile all'apparenza, ma mai più lo stesso. Sono tranquillo, la pioggia poi fa posto al tempo bello Così è da sempre e sempre resterà E tutto cambia e tutto cambierà ancora Dov'è finito il mio stupore? Oh! Cosa s'impara dal dolore non so Ma credo ancora che tutto un senso ha E seguo il ritmo dei lampioni sul lungomare del mondo #fatica

Diritti d'autore

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[on the air: bridge over troubled water - simon and garfunkel ] Per fortuna li ho screenshottati e salvati. Parlavano così puntualmente di quello che stessi vivendo che mi son detta " Vabbè, tieniteli. Poi quando sarà tutto passato, nel caso, li rileggerai ." Ecco appunto. Vorrei gentilmente riconosciuti i diritti d'autore per avere scritto con la mia vita in maniera puntualissima le previsioni del mio segno zodiacale. A meno che fossi spiata pure da questo che scrive... uno più uno meno... Da Marzo a ieri tutto quello che poi è esattamente stato, in tutto il suo splendore e con dovizia di particolari. Il penultimo poi è il migliore: tre giorni prima dell'apocalisse. Tre-giorni-prima. Vaffanculo pure all'oroscopo. CANCRO "Le parole di conforto e sostegno, "Bridge Over Troubled Water" di Simon & Garfunkel catturano perfettamente il tuo spirito empatico e compassionevole. Questa canzone, infatti, richiama l'immagine di un amico premuroso pront...

Ivana

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[on the air: amico - r. zero ] Il 7 maggio, credo uno dei peggiori giorni della mia vita (anzi senza credo), resistetti davanti agli agenti senza scompormi e senza sbragare sino al momento in cui mi comunicarono che mi avrebbero sequestrata e portata via la mail personale: non che avessi nulla di che da nascondere - come per il resto - ma chi usa Gmail sa bene che a quel provider ci sono collegate mille cose tra cui le foto. Nel mio caso, 21 anni di immagini. In quel preciso momento, quando realizzai che avrei perso le foto dei miei, di mia mamma, della Simo, la mia storia, sono crollata in un pianto disperato (e tutto avrei voluto fare tranne che farmi vedere in difficoltà). Undici giorni dopo si aggiungeva alla lunghissima schiera di pezzi del mio cuore passati dall'altra parte una Donna con la D cubitale a cui ho voluto un bene grandissimo ed a cui ero molto legata: L'Ivana. Il pensiero di non potere nemmeno riguardare questa meravigliosa immagine che ci ritraeva felici il g...

Un mese

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[on the air: il peso del coraggio - fiorella ] Un mese.  Un mese da quel giorno che mi ha strappato un pezzo enorme di cuore, che mi ha tolto ciò che per cinque anni è stata la mia vita ogni giorno, sette su sette, ventiquattro su ventiquattro. Che mi rendeva fiera, come mai in vita mia. Un mese in cui mi sono sentita tradita, lacerata, ferita, delusa. Il mese in cui ho festeggiato il compleanno più triste e vuoto della mia vita con un unico pensiero che mi martellava giorno e notte: DELLA MIA VITA CHE ERA SINO A SEI MESI FA NON MI E’ RIMASTO PIU' NULLA . L'esistenza con me è sempre stata feroce, soprattutto quando si è trattato di cambiare tutto in un secondo e costringermi ogni volta a resettare tutto e ricominciare. Ma questa volta non me l’aspettavo, non mi aspettavo una delusione così cocente, una punizione così pesante. A tutto questo si è aggiunto un pesantissimo senso di ingiustizia – che odio e che non riesco a tollerare in una situazione normale, figuriamoci ora – di...

Chiara 50.1

[on the air: tutta colpa mia - elodie ] Cancro Quante cose stanno cambiando, vero Cancro del mio cuore? Moltissime. Stai capendo che a volte è importante afferrarti, abbracciarti forte alla speranza e andare avanti. Ci sono giorni migliori di altri e questa settimana i giorni migliori arrivano per te. L'Universo sembrava ce l'avesse con te, non è vero? Non è stato semplice però hai imparato tante cose . Hai capito che non appartieni a nessuno e che nulla ti appartiene. Che sei cittadino del mondo e che potresti andare in qualsiasi posto nel mondo e stare bene, perché il tuo luogo migliore sei tu, dentro di te. So che non è stato semplice. Ci sono state notti in cui hai dovuto abbracciarti forte , giorni in cui hai dovuto dare consiglio a te stesso guardandoti allo specchio, spesso usando parole forti. Lacrime che tu stesso ti sei asciugato . Ferite che da solo hai dovuto curare . Da questo hai capito che può abbandonarti chiunque, ma finché non ti abbandoni, tutto andrà sempre...